venerdì 28 dicembre 2012

Al futuro che non sa

C'è tempo per costruire una rosa.
Petalo dopo petalo e colore.
La rosa sboccerà sul collo del lago.
Io semmai guarderò, non ci vuole fatica.
Ma più in là, dopo. Forse domani. Magari fra un mese.
Basta che non torni il caldo ad allagare le notti.
Fino a quando il sole non si adagia.
Domani e dopo domani.

sabato 22 dicembre 2012

Appello

Con ricorso principale,
Adducendosi contraddittorietà e insufficienza della motivazione,
Chiedo: venti pioppi e due gelsi chiusi in circolo,
Settantadue fiori e un sogno.
Il ricorso è respinto.
Incoerenti si appalesano le richieste.

Un giudice

Con il primo motivo di ricorso si censura:
il taglio di capelli e le urla represse,
le orecchie a sventola.
Dunque la margherita sentenzia chi è fiore, chi è erba.
Lo sappia la rugiada.

Risorse umane

Con noi per un lavoro di squadra.
In team, insieme.
Per crescere e saper crescere.
Con un dito arrotolato per non perdere tempo.
Per sapere e saper fare.

Quale preghiera per l'anima?

Non chiedere a una voce il tuo destino.
Non supplicare alle immagini la tua felicità.
Contorci il viso e non unire le mani.
Tra inverno e primavera infila la testa.
Solo, con i tuoi piedi, camminerai verso l'estate.

Geometria

Come si arrotola attorno al trapezio,
Sfuggendo ai lati e sostenendo l’altezza.
Con quelle dita immerse nell’acqua,
Tra il dubbio della forma e il peso dell’area.
Un perimetro ha rincorso,
Con la testa alzata e il fiato pesante.
Un trapezio rettangolo, pungente nell’angolo.

Contabilità

L’atto di fusione di società nel suo duplice aspetto fenomenico.
Consistente in impulsi contabili di incerta consistenza.
Ma proditoriamente quantificabili e analizzabili.
Sintomatico e realizzabile ammortamento di un uomo da buttare.

Passata l'estate

Un ricordo, un sorriso, un lontano sapore.
Qui c’è sonno, senza dormire.
Il brusio salta di video in video.
Rimbalza.
Per un ballo autunnale, per un gioco villano.
E, tra gomito e spalla, si ride, senza motivo.

martedì 18 dicembre 2012

Punto

L'osservazione di un punto sospeso.
Gli occhi si spingono per aggirarlo.
Messo al centro, da dove sopraggiungono i lamenti, le risa.
Affinare altri sensi è utile, ma non sufficiente.
S'intravede la realtà, il punto nero è nel mezzo.
Magari c'è amore. Si tira a indovinare.
Magari è superstizione. Perché si spera
Magari è un altro punto nero.

lunedì 17 dicembre 2012

Vele

La scrittura incide sulla faccia di vele bionde.
Rovistando nelle domeniche passate, si soccombe per l'assenza.
Domani si prenderà il respiro. Fiutando una traccia.

venerdì 14 dicembre 2012

Il ponte della Ghisolfa

Io sono nato lì o forse più in là. Sicuramente dietro a un muro, quattro mura.
E poi vissi - così d'impulso - tra piloni, tra l'asfalto.
Coccolato dalle gomme. Affascinato dalle gare di luci.
Ora mi sono spostato in fondo. I ricordi seduti nel silenzio di gocce secche.
Non è raro che giri il capo per saltare tra sigarette e riviste pornografiche.

martedì 11 dicembre 2012

Assolutamente buio

Ci fosse un urlo a rompere la notte, ma un tentativo s’inventa ed è difficile crearlo.
Cavalli bianchi hanno portato un temporale.
Dal nero arriverà l’urlo, confuso con l’odore.
Sono storie, disegni da colorare. Oppure incubi del buio.

mercoledì 5 dicembre 2012

Fiume

Sospiro sommerso nello scorrere. S'increspa l'acqua per le unghie di nuvole, scurite ai bordi.
Si agita la corrente, sfiorando il rosso, il giallo e scheletri già segnati dall'inverno.
I
l vento si sostituisce  alle zanzare.
E i davanzali indossati a festa sono macchie.
Il cuore è perso in un gelo che arriva da lontano e avvolge le mani.
Parole hanno intriso fazzoletti già bagnati e il mattone ricorda antiche vie.
Le mie scarpe hanno ripreso a calpestare l'asfalto.

lunedì 3 dicembre 2012

Il sogno di un grugno

Suini stretti fra loro, per sentire il caldo risalire la schiena.
Il grugno sporco s’immagina pelli lustre e levigate. 
Io mi sento sicuro. Sicuramente sicuro. Allaccio le cinture dell'auto.
Non bevo, non fumo. Non bacio. 
La sicurezza prima di tutto.
Caschetto se vado in bicicletta, auricolare per il cellulare, mascherina per i mezzi pubblici.
Inchiodati ai ponti, gli occhiali offrono una vista nitida allo scorrere del fiume.
Ma gli uccelli si fidano degli odori.
Intanto aspetto un treno, preso a caso. Noto tanti sguardi puntati sul mio viso.
Che ci sia qualche macchia strana, un neo sospetto?
Il sole d'estate può causare danni irreversibili. Non ho usato alcuna crema protettiva.
Se mi salverò, sarò più prudente.